MDC Calabria, i risultati si raggiungono se ognuno dà il suo contributo.
Certo è difficile eradicare vecchie abitudini, ma uno sforzo lo dobbiamo fare tutti, Cittadini, Comuni, Provincia, Ente Regione, Arpacal, Ministero per la transizione ecologica. Uno sforzo comune e sinergico volto a invertire la rotta. Una rotta che restando così le cose è una rotta di collisione, o ci si salva tutti o si affoga, e non è solo un modo di dire che nel secondo caso si affoga nella melma. Il Movimento difesa del cittadino Calabria, Associazione consumatori afferente al CNCU presso il MEF, ha salutato con entusiasmo l’iniziativa “Tuffiamoci”. Il progetto fortemente voluto dalla neoeletta Presidente Rosaria Succurro, supportato dal Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e che ha visto sottoscrivere per la prima volta un importante protocollo d’intesa 21 Comuni della costa tirrenica cosentina. Ebbene MDC non lascia le cose a metà e cosi vogliamo pensiamo tutti coloro che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa volta a dare trasparenza ad un settore quello del mare e della costa strategico per lo sviluppo turistico della Calabria ma anche per la salute di tutti i cittadini calabresi. La qualità dell’ambiente interagisce con lo stato di salute delle persone che quell’ambiente vivono, e soprattutto deve garantire un futuro alle nuove generazioni, da questo non si può prescindere. E allora! Le associazioni coinvolte, e tutti gli altri soggetti già citati devono dare il loro fattivo contributo, che consiste nell’interazione con il portale e tra i diversi soggetti coinvolti, Arpacal dovrà fornire i dati aggiornati delle analisi sulla balneabilità delle acque, e sullo stato delle acque in uscita dai depuratori, i comuni possono, anzi devono fornire dati che scaturiscono da attività di autocontrollo effettuati da elaboratori pubblici e/o privati. L’ente Provincia che ha attivato un intelligente e continuo monitoraggio del territorio grazie alla ridefinizione della missione della Polizia Provinciale, dovrà vigilare sulle autorizzazioni concesse e soprattutto su quegli scarichi non ancora autorizzati e censiti, in violazione alla normativa vigente. Anche la Regione è chiamata fare la sua parte, le azioni di repressione e controllo avviate, anche con lo stop notturno degli autospurgo, e l’utilizzo di droni siamo certi che hanno avuto un impatto positivo sulla qualità delle acque in questo scorcio di stagione. Siamo consci peraltro che lo sforzo non è da poco, soprattutto per chi nel passato non ha ritenuto di dar conto delle proprie attività e delle risorse pubbliche impiegate per i propri compiti istituzionali alla collettività.